“En panta” /tutte le cose sono Uno/ – “Panta rei” /Tutto scorre/: entrambe note formule di Eraclito.
Eraclito d’Efeso non nomina esplicitamente la contraddizione, tuttavia individua, con estrema forza, entrambi i piatti della bilancia. Eraclito non è nichilista-ontico (come Gorgia, che nega verità ed essere), neppure è nichilista-naturalista (come Parmenide, che nega il mondo sensibile). Gorgia e Parmenide sono italiani; Eraclito? “Turco”.
Severino rileva la contraddizione, ma sembra esaltare un “piatto” rispetto all’altro. È solo dal “piatto” dell’eternità dell’essente che vede spuntare certe sublimi efflorescenze: la Gloria, la Gioia.
Per Eraclito, se non intuisci l’En panta, non sei sapiente, ciò non toglie che Polemos (il conflitto, la guerra), che tutto muta, continui ad essere, per lui, “Padre” e “Re” di ogni cosa. Polemos: potente motore del “Panta rei”.
Gorgia privilegia il “Panta rei”, Parmenide privilegia l’”En panta”. Gorgia e Parmenide – non Eraclito – complementari e contraddittori: italiani ante-litteram…
Severino confuta sia Parmenide che Gorgia (i due nichilisti complementari: il primo nega realtà alla fisica, il secondo nega realtà alla metafisica), e porta a compimento la posizione di Eraclito, l’Oscuro. Severino rende meno “oscuro” Eraclito, rilevando che l’elemento “oscuro” lungi dall’essere un suo portato, è insito nella realtà stessa: ecco la Contraddizione C (che tutto scorra, contraddice il granitico stare del Tutto – da sempre Uno e Unitario – ma non lo compromette).
Da un certo punto di vista (il punto di vista severiniano), la Contraddizione C, solo in apparenza si mostra come contraddizione (che gli essenti entrino ed escano dall’apparire finito, transeunti dal loro venire al loro andare, contraddice solo in apparenza la loro eterna appartenenza all’essere eterno).
Contraddizione C, apparente contraddizione, in verità, come ogni altra contraddizione. nell’Originario onni-avvolgente concreto, non v’è contraddizione che sia possibile: ogni cosa in esso è stabilita con necessità, fin dall’eternità.
Che non sia una questione di punti di vista? Un gioco dell’immaginazione? Immaginazione permettendo, ti sarà sempre concesso di trovare un punto di vista tale da reinterpretare l’intero scibile umano nei termini di un nuovo ordinamento universale.
La rivoluzione copernicana è il paradigma di questa modalità: sposti il punto di vista (nello specifico, dalla terra al sole), e il gioco è fatto…
Marco Rossi della Mirandola (19/06/23).

Interesse suscitato dall’Articolo sul web
La versione Post del presente Articolo ha suscitato un particolare interesse
nei seguenti luoghi online (Pagine e/o Gruppi Facebook e/o Siti eventuali):
- 1 –Pagina Facebook Vascello Universo -Pubblicato il 11/10/25 -n° Mi piace -n° Commenti -n° Condivisioni.
- 2 –Gruppo FB “Filosofia e Destino” -Pubblicato il 11/10/25 -62 Mi piace -8 Commenti -18 Condivisioni.
- 3

Tag (cliccare su uno dei seguenti tag per visualizzare gli Articoli che trattano dell’argomento).

Lascia un commento