Quale potrebbe essere, verosimilmente, il punto di riferimento principale, il mondo reale, degli abitatori di una ipotetica avveniristica colonizzazione del Sistema solare?
Potrà forse essere l’ambiente naturale locale, quello dei singoli pianeti ovvero delle eventuali città spaziali, o non è più plausibile che possa essere quel particolare “luogo” digitale che oggigiorno va sotto il nome di Realtà virtuale?
A ben vedere, infatti, la Realtà virtuale, già oggi navigata, manifesta un aspetto che prelude a ciò che, verosimilmente, potrà rappresentare la “realtà più vera e rappresentativa” di una ipotetica Civiltà multiplanetaria.
Ecco che le nature locali dei singoli pianeti, compresa l’amata verdeggiante natura terrestre, mostreranno il loro limite, il loro volto di luoghi accessori, marginali, inadeguati alla principale esigenza di una siffatta Civiltà. L’esigenza di un punto di riferimento che sia unico, una Casa madre, un Mondo comune a tutti i suoi membri. Un unico Mondo, uguale per tutti, nel quale ogni singolo individuo possa rispecchiarsi, e solo in esso possa trovare la propria identità civile. Un tale mondo non potrà che essere di natura telematica.
La metafisica dell’Apparire mostra che tutto ciò non è affatto fantascienza, al contrario: da sempre è la vera natura della umana realtà.
La Realtà virtuale, specie la sua applicazione nel Metaverso, è l’albeggiare di una nuova forma, più consapevole e compiuta, della vera realtà. Si tratta della realtà mentale, da sempre fondamento di ogni dimensione “spaziale” e di ogni “mondo” possibile. Il mondo è il contenuto di una sola delle stanze di quella immensa architettura possibile che è la mente. Il Metaverso è il primo strumento “edilizio” che si occupi, in primis, dell’affinare e edificare l’architettura della mente, piuttosto che quella del mondo comunemente inteso.
Questa tecnologia apre la formidabile possibilità di arricchire l’architettura mentale di innumerevoli altre stanze, accanto alla stanza che ospita il mondo attuale, l’universo mondo in cui tutti quanti alberghiamo oggigiorno. Ognuna di queste innumerevoli stanze potrà ospitare altrettanti universi mondi, simili a quello conosciuto ovvero completamente differenti, dipende solo dalla creatività dei futuri architetti e arredatori.
È pure possibile che grazie alla tecnologia del Metaverso, un giorno si giunga a dar concretezza, e occasione di esperienza vissuta, a quella vaga fantasia astronomica che oggi va sotto il nome di Multiverso.
Spesso si sente parlare di era post-tecnologica. Se tecnologia significa linguaggio, ingegneria del mondo, che cosa può voler dire “post-tecnologico” se non “iper-tecnologico”?
Così come i viaggi spaziali richiedono di risalire il “pozzo gravitazionale” del pianeta Terra, la tecnologia futura, che vede nel Metaverso i suoi primi vagiti, comporterà la risalita dal “pozzo” dell’ambiente naturale attestato dai sensi, ovvero la liberazione dal pregiudizio materialistico. Ecco che la mente sarà attrezzata a edificare l’ambiente a lei più congeniale, con la massima leggerezza, immediatezza, e la “naturalezza incorporea” che la contraddistingue.
La “naturalezza incorporea” della mente (una volta liberata dalla “gravità” del “pozzo” naturalistico) non pare corrispondere alla comune naturalezza fisica, quest’ultima è solo l’arredamento di una delle possibili “stanze” della smisurata architettura.
In quanto ingegneria della mente, la tecnologia è Meta-tecnologica oltre che iper-tecnologica. Meta-tecnologia, cioè tecnologia capace di riflettere su sé stessa, consapevole delle sue potenzialità nell’ambito della “edilizia” metafisica, quindi: Metafisica Meta-tecnologica…
Da sempre: mistici, santi e poeti si sono ritirati dal mondo (Buddha, San Francesco, ecc….). I santi e tutti coloro che sanno che la realtà in cui spazia la mente va ben oltre gli orizzonti del mondo attestato dai sensi: “L’anima è una vastità” Leopardi.
Note
*) Il termine “Meta-tecnologia” fa il verso a “Metalinguaggio”, entrambe discipline che si occupano dello studio e dell’analisi del loro ambito di riferimento: rispettivamente, la tecnologia e il linguaggio. Con Meta-tecnologia s’intende anche “tecnologia dell’informazione”: i media, il loro sviluppo e il loro impatto nel contesto sociale.
Marco Rossi della Mirandola (03/07/25).

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