Il Poeta-filosofo

Il Poeta-filosofo¹ (Omaggio a G. Leopardi)

Non si dà d’un vero Poeta

che non sia anche filosofo,

non si dà d’un vero Filosofo

che non sia anche poeta.

Ciò che coglie lo sguardo,

tosto osserva il poeta.

Il filosofo, piuttosto,

dello sguardo stesso che vede

arguto si pone il problema.

E il Poeta-filosofo?

Dell’eterna e integrale Unità del Tutto,

tende all’ascolto l’orecchio:

Alta e Profonda Realtà.

Come una Melodia, della Realtà;

come il vento sulle fronde,

sulle note, come l’aria,

e la sillaba sulle lettere,

è il levarsi dell’Apparire

sull’abisso dell’Ignoto:

“e dal fondo del cuore salì ²

come un gran desiderio di pianto”,³

“e il naufragar m’è dolce in questo mare.” ⁴

Note:

1 – “Il ghiaccio del fuoco” Zibaldone di pensieri, pag. 1839, G. Leopardi, Oscar Mondadori.

2 – Il costatare che, forse, tutto di noi accade a nostra insaputa. La vita è come un iceberg, in gran parte sommerso, non giunge alla coscienza, rimane nell’ignoto; ma la vita lo sa, non è ignara di sé: questo è il Sacro Sapersi della vita, la sua facoltà divinatoria. La vita dello Spirito è una Realtà sopraindividuale. L’interpretazione freudiana dell’iceberg della vita, in chiave psicologico-fisiologica, scientifica, non ne coglie l’ampiezza, la profondità teoretica, ontologica ed esistenziale. 

3 – Odissea, Omero.

4 – L’infinito, Leopardi.

Marco Rossi della Mirandola (13/04/08).

Amor del Vero (Componimenti poetici 1979 – 2008), IBISKOS Editore; Empoli (FI), 2010; pag. 31.