Il Pulcino

La società, la comunità dei nostri simili, prima di diventare oggetto del dibattito politico, par essere una faccenda religiosa; appartiene alla sfera spirituale, riguarda l’economia della maturazione personale. Si pensi a Mosè, a Buddha, a Orfeo, a Gesù, a Maometto e a quant’altri di questo calibro…

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È il singolo che a un certo punto, lungo il cammino della sua crescita individuale, produce un frutto, schiude la visione di un nuovo mondo. Al singolo appare possibile una ‘terra promessa’, una terra vergine per lui e la sua gente, un nuovo spazio sovrindividuale entro il quale poter continuare il suo cammino. Allo sguardo spirituale dell’individuo gli si spalanca un nuovo cielo, qualcosa come un ordinamento spazio-temporale, qualcosa come un firmamento, qualcosa come un regno. All’orizzonte dello sguardo spirituale, sorge il Sole di una nuova civiltà.

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La politica interviene in un secondo tempo, per ragioni pratiche e funzionali, riguarda l’utile non il necessario, pensa all’arredamento non alla stanza. Essa si rifà alla ragione logica della scienza e della tecnica, non alla ragione alogica della vita, alla a-razionalità della vita; l’esprit de finesse, potrebbe dire Pascal.

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Il pulcino che sta bussando, che certo non può non nascere, non è assimilabile a un contratto economico o a un trattato politico. È una forma di vita, un essere vivente, non è un progetto a tavolino, neppure un codice sulla carta. Codice è il guscio, il guscio che dev’essere infranto. Il pulcino non è il guscio.

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Il pulcino che sta bussando, che è destinato a venire alla luce, è il Cuore comune dei popoli, è l’Uomo globale, l’identità del terrestre! L’importanza che un bel giorno egli giunga a schiudersi dall’uovo, equivale all’importanza di un futuro per l’Umanità!

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Note:

Vedi Articolo L’Attimo, il pulcino e la sorpresa, sul Blog, al link:

L’attimo, il pulcino e la sorpresa

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Marco Rossi della Mirandola (2022).

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Brano tratto da Il Padano, Editore Gruppo Albatros Il Filo; Roma, 2022; pag. 200.