C’è forse qualcuno che conosce la realtà, quella vera s’intende? Grazie al “Cogito cartesiano” io posso soltanto giungere alla certezza di esserci, alcun’altra certezza mi è possibile circa la realtà.
.
Il mistero della realtà certo non dipenderà dalla conoscenza dell’uomo. Oggetti, parole e numeri, prima di essere gli strumenti d’interpretazione e costruzione del mondo, sono oggetti di pensiero; oggetti di pensiero che appaiono al nostro intendimento, sono concetti.
I sistemi conoscitivi, come quelli approntati dalla scienza, sono linguaggi, un corredo di concetti ben orchestrati, architettati e intrecciati come per dar forma a una “zattera”, una “zattera” che ci permetta di barcamenarci in quel “mare” misterioso che è la vera realtà; questa “zattera” la chiamiamo “mondo reale”, “universo fisico”; su questo fronte poco importa l’avvento della fisica quantistica, sempre di conoscenza si tratta.
.
Spesso ci dimentichiamo di questa natura della conoscenza e scambiamo la nostra “zattera” per la realtà. I sistemi scientifici irrobustiscono questa illusione avendo la pretesa di spacciare i concetti, gli oggetti di pensiero, per cose di per sé reali, collocate oltre il perimetro del pensiero e della conoscenza. L’oggettività scientifica è una fede, è la fede nella scienza moderna, la fede magica che gli oggetti di pensiero siano anche oggetti reali, oggetti di per sé consistenti, oggettivi, regnanti oltre i confini della conoscenza e del pensiero.
.
Ad esempio, quando un qualunque ricercatore naturalista va a caccia del virus di una nuova epidemia è assolutamente convinto di essere alla ricerca di qualcosa di reale, qualcosa che si trova sotto il suo microscopio, oltre il confine della sua volta cranica. Ebbene, se alcunché già non si trovasse, in una qualche misura, per un qualche aspetto, entro il raggio d’azione del suo pensiero, come potrebbe sospettare di esso? Come potrebbe tentare di raffigurarselo? Non avendo di esso alcun sentore, del tutto ignorandolo, neppure potrebbe dargli la caccia…
.
Stando così le cose, cioè trovandoci nell’impossibilità di conoscere ciò che si trova oltre la sfera della nostra conoscenza, il sistema più valido su cui possiamo contare, è quello che offre la veduta più ampia e, insieme, la più solida coerenza. La realtà, quella più vera, è un Mistero, è il Mistero di cui noi stessi siamo fatti, non c’è altra realtà.
.
Si tratta come di uno smisurato oceano, di cui nulla sappiamo, sballottati su queste acque, per poterci difendere dai marosi e non affogare, ci siamo costruiti una grande, ingegnosa zattera che chiamiamo “mondo reale”. In verità, ciò che fa di questa zattera una cosa affidabile è la vastità delle sue strutture, nondimeno la loro robustezza e solidità. Quanto più è onnicomprensiva del nostro scibile, quanto più ci rispecchia compiutamente, e quanto più è solida, tanto più è affidabile. Non vedo criteri migliori di questi per vagliare la validità della “zattera”, cioè la “realtà” di questo mondo, che ci siamo edificati.
.
Ha certamente senso osservare che se “la bottiglia è più alta del bicchiere” allora “il bicchiere è più basso della bottiglia”, tuttavia è nocivo fare di questo tipo di attività conoscitiva il modello supremo, il paradigma più alto e compiuto di vita per l’uomo; o spacciarlo irresponsabilmente come tale ai fiduciosi rassegnati, non addetti ai lavori.
.
Scambiare questo tipo strumentale di osservazione, per così dire questa magica ingegneria della “zattera”, scambiarlo per il modello principe d’interrogazione sulla vera realtà, quello più prezioso ed esaustivo, è cosa nociva! Ci si sbarra nella buia cella di un qualche sistema di pensiero, di una qualche specializzazione scientifica, fino ad occluderci completamente la luce creativa e vitale del Mistero; giungendo infine a credere che la “zattera” sia la realtà ultima, o possa un giorno arrivare a coincidere con essa.
.
Tutto ciò è sommamente nocivo! Nuoce alla vita dell’uomo profondo, nuoce alle scaturigini della vita, nuoce alle sorgive della speranza, della speranza foriera del futuro. Conoscenze e codici, cultura e scienza, sono sì necessari, ma non sono sufficienti!
.
Tutte le conoscenze che possiamo raggiungere, comprese quelle scientifiche, riguardano la suddetta “zattera”, non la vera realtà, che resta irrimediabilmente un Mistero irraggiungibile. Ed è un bene che sia irraggiungibile: il giorno che si giungesse a svelare il Mistero della realtà, sarebbe come… lo spengersi del sole; sarebbe per l’uomo, l’ultimo giorno.
.
Note:
* Vedi Post “Il Vascello Universo”, pubblicato sulla Pagina FB “Vascello Universo” il 16/01/24.
‘
Marco Rossi della Mirandola (18/11/24).

Interesse suscitato dall’Articolo sul web
La versione Post del presente Articolo ha suscitato un particolare interesse
nei seguenti luoghi online (Pagine e/o Gruppi Facebook e/o Siti eventuali):
- 1 –Pagina FB “Vascello universo” -Pubblicato il 26/11/24 -n° Mi piace -n° Commenti -n° Condivisioni.
- 2
- 3

Tag (cliccare su uno dei seguenti tag per visualizzare gli Articoli che trattano dell’argomento).

Lascia un commento